Sanità Italia
I colori dell'arcobaleno rallegrano e illuminano la Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza dell'Asst spedali Civili di Brescia
Gli spazi hanno i colori del cielo, quei colori scelti dai bambini e dai ragazzi, con un messaggio di umanizzazione e personalizzazione delle cure

Il 9 maggio, in occasione della giornata nazionale per la promozione del neurosviluppo che si celebra l'11 maggio, è il giorno giusto per inaugurare il nuovo restyling degli spazi della Struttura Complessa di Neuropsichiatra dell'Infanzia e dell'Adolescenza della ASST Spedali Civili di Brescia diretta dalla Professoressa Ordinaria dell'Università degli Studi di Brescia Elisa Fazzi. Un progetto diventato realtà grazie alla generosità e alla sensibilità dell'architetto Emanuela Tura, del maestro Attilio Plodari, del Rotary Club Veronica Gambara e dell' Associazione Santa Lucia BiancoBlu che, con la loro tenacia, professionalità e dedizione hanno permesso di realizzare questo importante obiettivo che renderà ancora più accogliente e confortevole il reparto e permetterà ai piccoli pazienti e ai loro familiari di trascorrere momenti e giornate, spesso difficili, in un
ambiente sereno a loro dedicato.
Gli spazi hanno i colori del cielo, quei colori scelti dai bambini e dai ragazzi, con un messaggio di umanizzazione e personalizzazione delle cure. L'iniziativa odierna, organizzata nell'ambito degli eventi per la giornata nazionale per la promozione del neurosviluppo, promossa dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza (SINPIA), è nata con l'obiettivo di valorizzare la specificità e l'unicità del neurosviluppo e l'importanza della sua promozione per la salute dei bambini e adolescenti e delle loro famiglie
La conclusione del progetto denominato "l'Ospedale che vorrei" è frutto delle lezioni di architettura tenute dall'arch. Emanuela Tura, in qualità di volontaria presso la nostra
Neuropsichiatria Infantile, in collaborazione con la scuola in ospedale nella figura del maestro Attilio Plodari. Le lezioni di architettura sono iniziate nel 2012, come
sperimentazione di apertura della scuola e dell'ospedale al mondo esterno.
Il progetto è iniziato con una domanda rivolta ai ragazzi degenti che partecipavano alle lezioni : "come vi piacerebbe fosse il vostro ospedale?". Questo dimostra la grande
attenzione e sensibilità di medici, infermieri, personale sanitario e volontari che ogni giorno si dedicano con passione e professionalità ai bambini e ai ragazzi che stanno affrontando un percorso di cura.
I pazienti del reparto, i loro genitori ed il personale sanitario, hanno trovato definizione nella parola ARCOBALENO. Seguendo la logica dei colori sono stati realizzati, nel corso degli anni, tanti progetti con il contributo di diverse associazioni: dal cambio delle sedie e degli arredi alla realizzazione di dipinti ben studiati da chi li ha realizzati.
Per completare il progetto mancava la rivisitazione degli spazi comuni che doveva racchiudere il senso della denominazione "ARCOBALENO" e che prevedeva di dipingere nuovamente l'intero reparto rispettando quei colori che evocano emozioni, ricordi e sensazioni diverse e di rendere il soffitto simile al cielo.
La gioia per il progetto completato si è manifestata con un intervento collettivo di decorazione a tema nell'ingresso. Quest'ultimo ha per titolo "IO SONO QUI": tutti coloro che si trovano a passare nel reparto potranno disegnare sulle pareti un cerchio colorato che sia testimonianza di presenza, di unità , di comunità , di condivisione e ( se possibile ) di festa.